venerdì 12 maggio 2017

I mè (I miei) di Vito Trombetta (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)





















 “La poesia di Vito Trombetta, mette in atto un palcoscenico per le figure che l'hanno accompagnato. Suo padre, sua madre, il fratello. Una triade intima e viva fatta di dettagli, gli imprescindibili e fondamentali dettagli che, nonostante il tempo, raccontano tutto. I mè. I miei, i miei cari o meno cari compagni, continuano ad agire. I suoi custodi che in ogni verso annunciano d'essere esistiti. Niente ricordi o aneddoti da bar, nessuna macchietta, niente cabaret, ma il naturale racconto di un'epoca fatta di cose comuni che, grazie alla poesia, sembra non finire mai”. Wolfango Testoni

Vito Trombetta è nato a Torno, sulla sponda orientale del lago di Como, nel 1944. Figlio secondogenito di un muratore e di un'operaia, coltiva fin da piccolo un concreto interesse per la poesia che declina in versi all'età di nove anni.  Più tardi l'amore incondizionato per luoghi, persone e vicende che hanno come palcoscenico l'ambiente lacustre, lo induce a scrivere nel dialetto del suo paese natale con qualche influenza della parlata paterna di Pognana e un moderato uso di neologismi.

L'ufficiale Rizzo di Raffaele Polo al Caffè Letterario di Lecce
























Presso il Caffè Letterario di via G. Paladini 46 a Lecce ore 19,30 domenica 14  maggio 2017 Serena Gatto dell’Ass. Grifondoro presenta il nuovo lavoro di Raffaele Polo dal titolo “La leggenda di Castro – Le improbabili indagini dell’Ufficiale Rizzo” (iQdB Edizioni di Stefano Donno).
In “Un Gelato per i corvi – le improbabili indagini dell’Ufficiale Rizzo a Lecce” Raffaele Polo affida periodicamente alla voce dell’Ufficiale Rizzo una serie di narrazioni intrise di mistero, ambientate nel Salento, in una lunga scia di inchieste e indagini che colora di suspence il Tacco d’Italia. Un modo diverso per far conoscere, amare e forse scoprire un territorio come quello salentino che in molti definiscono come un set ideale per noir, mistery e gialli. L’Ufficiale Rizzo è l’anziano dipendente di uno strano e fantomatico Ufficio Indagini della Questura di Lecce. Gli affidano sempre mansioni impossibili fitte di strane e singolari coincidenze. Ogni volta in una località diversa, ma sempre nel Salento. Lui il suo compito lo risolve facilmente, intervallando le ricerche con letture che lo affascinano e sulle quali ha formato una cultura enciclopedica indispensabile anche nei casi più intricati. In “O andramu pai! – le improbabili indagini dell’ufficiale Rizzo a Calimera” il protagonista sposta le sue indagini nel cuore della Grecìa Salentina. “Era da andare a ricevere l’ennesimo, incomprensibile incarico che la sorte sembrava divertirsi ad appioppargli. Se un giorno scriverò le mie memorie, pensò Rizzo, vorrei che ci fosse il preambolo ‘Gli improbabili casi salentini dell’Ufficiale’, perchè, veramente, erano sempre più improbabili e sempre più salentini…”.
Ora nella “Leggenda di Castro” l’Ufficiale Rizzo è di scena a Castro: un luogo senza tempo, ricco di attrattive e misteri… Dopo Trepuzzi, Melendugno, Lecce e Calimera, ancora un’avventura dell’inossidabile Ufficiale in un lembo del magico Salento.
Il Salento diventa ad ogni indagine una terra sempre più bella, più sorprendente, e affascinante come una donna misteriosa, che non si svela e rivela facilmente ad occhi che non possono capirla fino in fondo.

Raffaele Polo dagli anni Sessanta, scrive e pubblica racconti, novelle, articoli, romanzi, saggi, tutti ambientati a Lecce e dintorni. I suoi libri di maggior successo sono Gite nell’irreale (1985), Una storia leccese (1992), Libreria Antica Roma (2005), Le fiamme di Supersex (2007), Storie dal Salento (2011).

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